La Riflessologia Plantare
La Riflessologia è un “arte gentile”. Come operatore del settore mi piace iniziare la descrizione della Riflessologia Plantare con questa definizione.
Trattandosi di una forma di massaggio il termine “arte” è decisamente appropriato. Il massaggio, qualunque esso sia, racchiude in se i principi legati al concetto di “arte”.
Il rapporto che si crea tra operatore e ricevente può essere felicemente paragonato al rapporto che c’è tra l’artista è l’osservatore. La sinergia, lo scambio di emozioni, l’atmosfera che un bravo massaggiatore deve saper creare, sono tutti elementi fondamentali e indispensabili per la riuscita del massaggio stesso.
L’approccio corretto dell’operatore sta nel riuscire a entrare in quella che gli esperti di C.N.V. (Comunicazione Non Verbale) chiamano “la zona intima”, senza creare irrigidimenti e chiusure da parte del ricevente.
E’ facile rendersi conto di questo quando siamo “costretti” a condividere degli ambienti stretti con degli sconosciuti, per esempio in ascensore. Il fatto di essere “costretti” a far entrare un perfetto sconosciuto nelle nostra “zona intima”, mette in moto una serie di difese.
Tendiamo a trattare il soggetto come una “non persona”, girando gli occhi altrove o leggendo per la milionesima volta la targhetta del comando di emergenza in caso di black out (ci sono in tutti gli ascensori!), insomma, cerchiamo di comportarci come se costui non esistesse.
Per i paesi anglosassoni la lunghezza della zona intima è stata stabilita tra mezzo braccio ed un intero braccio dal proprio corpo. E’ interessante sapere che questa “misura” varia a seconda delle culture e delle tradizioni popolari.
Per esempio nei paesi latini e in Africa tende ad essere più corta, in India è cosa usuale vedere ragazzi dello stesso sesso che passeggiano tenendosi teneramente per la mano, senza che nessuno del posto tragga conclusioni affrettate!
La condizione che ci permette di entrare deliberatamente nella zona intima di una persona è la “fiducia”.
Ed è questo che un bravo massaggiatore deve riuscire a creare con il suo ricevente in un lasso di tempo relativamente “breve”.
Per questo è importante creare la giusta atmosfera con una buona musica di sottofondo, una luce soffusa, la voce calma e rilassata e un bel sorriso, creando così la giusta sinergia e garantendo, di conseguenza, la buona riuscita del massaggio.
“Gentile” perché trattandosi di un massaggio che interessa solo la zona dal ginocchio in giù risulta essere più “discreto” meno “invasivo” ed ancora più morbido di un massaggio esteso su tutto il corpo. Con questo però non meno efficace. Anzi, con la Riflessologia Plantare si vanno a stimolare tutti i singoli organi e tutti gli apparati connessi agli organi trattati....
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