Allora? ... Si inizia?...
L’idea è nata subito dopo aver discusso la tesi e ottenuto l’attestato di Naturopata.
Nell’ottavo capitolo “La grande armonia della Natura”, descrivevo un po’ come il ciclo naturale “sembra” aver pensato a tutto. Un esempio che rende evidente questa “attenzione” che la Natura ha nei nostri confronti è la “frutta di stagione”.
Il concetto di “frutta di stagione” è ormai abbondantemente superato nei paesi industrializzati.
Le coltivazioni in serra, le importazioni e i concimi ci consentono di “gustare” in ogni periodo dell’anno della “splendida” frutta fresca.
Questa frase ha bisogno di alcune precisazioni.
Il verbo “gustare” è usato impropriamente, in realtà possiamo appena dire che la mangiamo.
Anche l’aggettivo “splendida” è usato in maniera generosa, visto che generalmente la bellezza di questa frutta è da attribuire a sapienti “intrugli” chimici .
Volendo però tornare al concetto vero e naturale di “frutta di stagione” notiamo come la Natura ci abbia messo a disposizione, per ogni periodo dell’anno, una varietà di alimenti con caratteristiche e proprietà che servono al nostro organismo per affrontare meglio e in sinergia con la Natura stessa i problemi relativi al periodo preso in considerazione.
Ciò oltre ad essere semplicemente fantastico è anche estremamente semplice da seguire, perché l’unica cosa che dobbiamo fare è mangiare (e in questo caso “gustare”) la frutta che la Natura in quel periodo ci mette a disposizione… anche se non la troveremo così “ splendida” esteriormente!
La “bellezza” esteriore di frutta e verdura è ingegnosamente costruita con la chimica, i prodotti provenienti da coltivazioni biologiche presentano invece aspetti molto diversi da quelli prodotti con l’aiuto di pesticidi e concimi.
Molte grandi catene di supermercati hanno inserito nel reparto ortofrutticolo il settore “biologico”, se è “biologico” vero sarà naturale trovarci davanti a tanti “brutti anatroccoli” (ma profumati!), rispetto a frutti che presentano: una buccia perfetta, particolarmente bella e luminosa, colori accesi (per il mercurio presente sulla buccia!) e tutti straordinariamente dello stesso peso e grandezza. Sembrano usciti tutti da una catena di montaggio della Fiat!
Torniamo ai nostri “brutti anatroccoli” con due esempi su tutti: gli agrumi nel periodo invernale e l’anguria in estate.
D’inverno il nostro organismo diventa bersaglio di raffreddori, attacchi febbrili e problemi polmonari; il nostro sistema immunitario è chiamato ad un super lavoro.
Ed ecco i nostri agrumi, così ricchi di vitamina C, con spiccate proprietà antiossidanti e con un alto potere disinfettante.
Non è un caso che nel periodo invernale abbiamo il massimo dell’efficacia, essendo il loro periodo di maturazione.
In estate il nostro organismo per combattere il caldo usa il sudore e la traspirazione nel tentativo di mantenere costante la temperatura interna del corpo, perdendo così continuamente liquidi.
Cosa, meglio di una succosa fetta d’anguria fresca per aiutare il nostro organismo; ritemprandolo e garantendo il giusto apporto di acqua e sali minerali?
Con questi due semplici esempi vorrei porre l’attenzione su un concetto molto importante: noi non siamo parte integrante della Natura, noi siamo la Natura.
Questa cosa a volte sembra essere dimenticata......
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