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Introduzione alla giornata solo frutta - 6° Capitolo "Il Percorso - Armonia e Benessere"

Aggiornamento: 30 ott 2022


Da cosa nasce l’esigenza di introdurre nell’alimentazione una giornata intera di assunzione di sola frutta? Per essere più precisi, di un solo tipo di frutta, fresco, di stagione e del luogo?

La risposta è semplice anche se articolata:

a) alleggerire per almeno 24 ore l’incessante lavoro dei nostri organi interni deputati alla digestione;

b) favorire un’azione disintossicante e rigeneratrice del nostro efficiente ed attrezzato laboratorio chimico: il fegato;

c) contribuire efficacemente ad un’azione di pulizia ed evacuazione del nostro intestino.


La giornata dedicata alla frutta può avere un senso e una efficacia maggiore se inserita in questo nostro “percorso benessere”.

Non che abbia delle controindicazioni se fatta in modo autonomo e non inserita in un programma particolare, ma è abbastanza evidente che in un contesto più articolato e completo darà dei risultati molto più soddisfacenti.

Inserire nella nostra alimentazione una giornata a base di sola frutta in un contesto ove:

- al primo posto è stato inserito l’esercizio fisico;

- è già presente un programma di disintossicazione e depurazione a base di erbe;

- ogni sei mesi si effettua il test di intolleranze alimentari allo scopo di monitorare e tenere sotto controllo la nostra alimentazione;

preparerà il nostro organismo a questo “semi digiuno”, rendendolo molto più recettivo agli obbiettivi e alle esigenze che c’eravamo prefissati all’inizio.

Tutte le attività, i test, i consigli (questo della giornata della frutta ne è l’esempio più evidente), vanno sempre visti ed inquadrati tenendo presente la situazione psicofisica ed organica del soggetto che intraprende questo percorso. Sono previste le analisi del sangue periodiche proprio per questo motivo.

Tenere costantemente sotto controllo i valori di glicemia, azotemia, colesterolo ecc…ci permetterà di seguire diete e consigli in tutta tranquillità.

Non credo che un diabetico possa trovare dei benefici mangiando per un giorno intero soltanto frutta… anzi, per cui è sempre opportuno non generalizzare, ma personalizzare i suggerimenti di cui sopra, senza però perdere di vista il quadro generale e rimanendo il più possibile “dentro” il percorso.

Dopo queste importanti nonché doverose premesse avventuriamoci in questa esperienza!

Ho iniziato questo lavoro di programmazione proprio parlando della frutta fresca di stagione, con due semplici esempi: le arance d’inverno e l’anguria d’estate.

Questo concetto sarà il filo conduttore che ci accompagnerà per tutto l’arco dell’anno e ci aiuterà per la scelta del frutto da inserire nella nostra dieta giornaliera.

La Natura, nella sua magnificenza, ci ha regalato, in sinergia con il periodo di riferimento, tutti quei rimedi che ci occorrono per rimanere in equilibrio con quanto succede intorno a noi.

E’ fantastico… stanno lì, senza che noi abbiamo fatto nulla! Dobbiamo solo capire come usarli per trarne i maggiori benefici.

E’ quindi opportuno consumare frutti del luogo; ciò ne garantisce la freschezza e la sicurezza.

I frutti esotici sono buonissimi, e chi ha avuto la fortuna di assaporarli nel loro habitat naturale non lo dimenticherà tanto facilmente (io!!), ma mangiare un ananas o una papaia dopo che ha attraversato mezzo oceano e chissà in quali condizioni e temperature di stoccaggio non è evidentemente l’ideale, né dal punto di vista delle qualità organolettiche del prodotto, né dal punto di vista dei vantaggi che il nostro organismo ne può trarre.

Personalmente mangio frutta esotica, adoro fare delle macedonie usando esclusivamente frutti esotici, ma lo faccio più per soddisfare il mio palato e la mia psiche che per il mio organismo.

Il consiglio è quello di iniziare la giornata della frutta dal mattino, proseguendo poi per l’intero giorno.


Per quanto concerne la quantità si consiglia la dose minima di 1 kg, fino ad arrivare, a seconda del tipo di frutto scelto, ad un massimo di 3 kg giornalieri, accompagnandoli con almeno un litro d’acqua. E’ vero che la dose d’acqua giornaliera dovrebbe essere di due litri, ma in questo caso la frutta compensa abbondantemente questo divario, evitando inoltre un super lavoro da parte dell’apparato genito-urinario.

Anche la scelta del giorno è importante, specialmente per le prime volte. Sicuramente durante questo particolare giorno si potrà avvertire la fame, come pure un senso di debolezza, ciò è abbastanza normale, poiché si sta praticando un tipo di alimentazione anomala: ricordiamoci inoltre che il semplice cambiamento delle abitudini quotidiane crea già di per sé un senso di spossatezza.

Non dobbiamo preoccuparcene; infatti con la nostra alimentazione quotidiana il fabbisogno di calorie giornaliero è quasi sempre superato, per cui le nostre “riserve” ci consentono di affrontare questo giorno con estrema tranquillità. Le pessime abitudini alimentari, tipiche delle società industrializzate, comportano che la quantità di calorie assunte giornalmente superi di gran lunga il reale fabbisogno.

Il nostro non è un digiuno, ma anche se lo fosse, il nostro organismo non verrebbe assolutamente danneggiato, anzi, i benefici apportati sarebbero molto importanti.

La scelta della Giornata della Frutta dovrebbe poi cadere in un giorno “tranquillo”.

Per “tranquillo” s’intende un giorno in cui non abbiamo esercizio fisico, non ci sono pranzi o cene di lavoro, ricorrenze, feste ecc…

E’ bene ricordare che questo percorso è all’insegna dell’armonia e del benessere, per cui non dobbiamo fare nessuna violenza psicologica contro noi stessi, anzi dobbiamo cercare d’intraprendere le nostre attività senza che ci causino privazioni e drastiche rinunce.

Ci stiamo facendo del bene! A noi in primo luogo, e poi, di riflesso, a tutti quelli che ci circondano.

Per ogni mese dell’anno prenderemo in considerazione più frutti, in modo da creare delle scelte in base ai gusti di chi intraprende questo percorso. Tale scelta potrà portare anche alla ripetizione di uno stesso frutto durante l’arco dell’anno, qualora non se ne trovasse nessun altro di proprio gradimento. Per esempio nel mese di febbraio sono previste le Clementine, che però possono essere sostituite con uno degli altri frutti presenti nel mese di riferimento, tra cui: arance, mandarini, mele, pere.

Ogni frutto sarà poi accompagnato da una breve descrizione delle sue principali qualità e caratteristiche, con i relativi benefici apportati all’organismo.

E’ utile anche sottolineare che alcuni frutti presentano della caratteristiche che non li rendono idonei al consumo massiccio ed esclusivo, un esempio possono essere le prugne, le banane, i limoni, le fragole, le ciliegie, i fichi, le susine. Vanno benissimo invece mele, pere, mandarini, meloni, pesche, uva, albicocche, anguria, arance, clementine.

I principi nutritivi fondamentali per l’organismo sono: carboidrati, proteine, grassi, minerali, vitamine, fibre ed acqua. L’uomo deve ricavare questi alimenti dal cibo, i primi tre sono considerati i principi nutritivi energetici e li ritroviamo, in percentuali differenti, in tutti gli alimenti, ma sono scarsi in frutta e verdura, mentre vitamine, sali minerali, fibre e naturalmente acqua sono presenti in quantità considerevole.

Per tale motivo frutta e ortaggi sono considerati alimenti a scarso potere calorico ma ad alto volume e di conseguenza con un alto potere saziante. Questo è un elemento fondamentale per chi vuole tenere sotto controllo il suo peso, mangiando meno ma sentendosi comunque sazio.

La frutta e gli ortaggi ci assicurano elementi nutritivi importantissimi come la vitamina A (circa la metà dell’apporto totale è assicurato da questi prodotti), la vitamina C (essi ci forniscono la quantità totale nel nostro fabbisogno), la vitamina B2, la vitamina E, la vitamina B1, la vitamina B12, l’acido pantotenico, la niacina e la biotina, i sali minerali come calcio, ferro, magnesio, potassio, fosforo, manganese e infine l’apporto dell’acqua e delle fibre.

Il nostro organismo è formato essenzialmente da acqua con percentuali che variano dall’80% nei giovani al 60% negli anziani; tutte le reazioni chimiche del nostro organismo avvengono in presenza di acqua, essa agisce come mezzo di trasporto dei nutrienti e delle sostanze da espellere, in più ha la funzione di termoregolazione corporea. Specialmente d’estate essa viene persa e consumata in grande quantità, quindi deve essere reintegrata con alimenti e bevande. Ricordate l’esempio dell’anguria? La frutta e gli ortaggi sono composti per l’80-90 % da acqua, ciò aiuta l’organismo a mantenere in equilibrio il bilancio idrico e salino.

Soprattutto gli ortaggi, ma anche la frutta, sono ricchi di fibre alimentari. Essi fanno parte della struttura dei vegetali e non possono essere digeriti né assimilati dall’uomo. Le fibre si dividono in due grandi categorie, con caratteristiche ed effetti molto importanti per l’organismo. Ci sono le fibre solubili, che formano un gel che agisce soprattutto abbassando le concentrazioni di glucosio e di colesterolo nel sangue e le fibre insolubili che svolgono una efficace azione nel normalizzare le funzioni intestinali, aiutando a prevenire malattie, disturbi dell'apparato digerente quali emorroidi, diverticolosi, cancro del colon e stipsi. Vi sono ortaggi e frutta ricchi di entrambi i tipi di fibra (quali mele consumate con la buccia, kiwi, melanzane, carote, patate, ecc.), frutta e ortaggi ricchi soprattutto di fibra insolubile (insalate crude, funghi, ecc.) e frutta e ortaggi ricchi soprattutto di fibra solubile come agrumi, albicocche, pesche (usate nel nostro “percorso benessere”).

Entriamo ora nello specifico, mese per mese, accompagnati dal frutto di riferimento.







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