Esercizio Fisico - 2° Capitolo del Libro "Il Percorso Armonia e Benessere
- fabio61nat
- 31 ago 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 26 ago 2023

ESERCIZIO FISICO
Il mondo del Fitness ha visto un crescente aumento dell’interesse da parte del grande pubblico, negli ultimi anni la fioritura di nuove discipline dal nome a volte paurosamente tecnico, se non addirittura inquietante, ne è la prova tangibile.
Step… spinning… jogging… acquagym… aerobica e anaerobica ecc.
Ma cos’è in realtà l’attività fisica? E quali sono i modi per svolgerla?
La definizione enciclopedica di attività fisica dice che è qualsiasi forza esercitata dai muscoli scheletrici, con lo scopo di ottenere un incremento del dispendio energetico. Essa può variare in relazione all’intensità, alla frequenza, alla durata e dal numero dei gruppi muscolari coinvolti nel movimento, determinando così un adattamento graduale e diverso degli apparati e delle strutture coinvolte.
Ogni disciplina praticata con regolarità sviluppa diverse qualità fisiche, come velocità, forza, resistenza, coordinazione, precisione, tese a migliorare la prestazione o la tecnica anche in vista di una gara.
Dal punto di vista sociologico, l’attività fisica viene considerata invece come un’attività sportiva, ricreativa o riabilitativa, comunque mirata alla promozione del benessere e della salute del soggetto interessato, e questa a prescindere che sia praticata a livello amatoriale o agonistico.
Il concetto di Fitness (termine coniato negli Stati Uniti alcuni anni fa), indica la buona salute, la forma o condizione fisica. E’ caratterizzato sia dalla capacità di svolgere quotidianamente attività fisica anche intensa, sia di abbassare notevolmente la possibilità di incorrere in patologie e disturbi legati a condizioni “ipocinetiche” (cioè condizioni di “poco movimento”).
Questi disturbi o patologie, anche se sono molto soggettive, sono altresì molto conosciute come: obesità, diabete, colesterolemia, problemi cardiaci generali, ansia, depressione e così via!
Esistono dei test per misurare la propria “fitness”: test di resistenza, flessibilità, forza

statica, forza esplosiva, coordinazione; esistono anche test per misurare l’efficienza del sistema di trasporto e utilizzo dell’ossigeno, che sono decisamente molto importanti ma preferirei non addentrarmi troppo nei complicati meandri dell’aspetto scientifico legato all’attività fisica, perché lo scopo di questi approfondimenti è quello di sensibilizzare il lettore a cominciare un semplice e moderato cambiamento al suo stile di vita con dei consigli semplici ma al tempo stesso efficaci, e non quello di farlo diventare un Personal Trainer.
Sono state scritte intere enciclopedie sul Fitness, sono tuttora in corso studi molto approfonditi sulla risposta fisiologica dei muscoli, dei tendini, delle ossa e delle articolazioni alle sollecitazioni provocate dall’attività fisica, sia amatoriale ma soprattutto agonistica.
Ricerche frenetiche anche su nuovi materiali che consentono maggiori prestazioni (vedi i nuovi tessuti per i costumi dei nuotatori o gli indumenti da gara per velocisti o sciatori). Ma lasciamo ad altri la creazione, o meglio, il tentativo di creare uomini-robot, super atleti che per fama e soldi mettono a repentaglio la propria vita e, purtroppo, molte volte perfettamente coscienti e complici di questi meccanismi che non hanno nulla di sportivo e leale.
Concludo questo mio piccolo sfogo con l’immagine di Florence Griffith, la bellissima atleta di colore dalle lunghe unghie e dal corpo statuario a cui è semplicemente “scoppiato” il cuore alla fine della sua carriera, a causa di chissà quante e quali sostanze dopanti utilizzate per correre così veloce.

Statua in bronzo dedicata all’atleta scomparsa
Tornando alla nostra semplice e leggera attività fisica c’è da fare una distinzione di base molto importante: esiste un tipo di attività chiamata “anaerobica” e un tipo di attività chiamata “aerobica”.
Anaerobico= in assenza di ossigeno.
Aerobico= in presenza di ossigeno.
Il lavoro così detto “anaerobico" è dato da movimenti intensi, dalla durata di pochi minuti, al termine dei quali il soggetto va in debito di ossigeno (il cosiddetto “fiato corto”) per esempio con i 100 metri, il salto, il sollevamento pesi ed altri ancora.
Il lavoro aerobico è quello che si pratica senza andare in debito di ossigeno ed i muscoli lavorano al di sotto delle proprie capacità massime, per esempio la corsa, il nuoto, ma anche una lunga camminata o una passeggiata in bicicletta; questo tipo di lavoro è indicato per ottenere i maggiori benefici ed è quello che fa per noi.
Nei 100 metri si fa un lavoro anaerobico per l’85%, mentre in una gara di sci di fondo di 1 ora il lavoro anaerobico è solo del 5%... incoraggiante... no?
I benefici dell’attività aerobica sono i seguenti:
- riduzione del grasso corporeo, del livello di stress e rischio di malattie coronariche.
- irrobustimento dei muscoli, dei legamenti e delle ossa.
- migliore tolleranza alla fatica.
- contributo ad una visione positiva della vita
- miglioramento dell’immagine corporea e dello stato d’animo
- controllo del peso corporeo
- miglioramento della funzione respiratoria e circolatoria
Un altro esempio sulla differenza tra lavoro anaerobico e aerobico è dato dal consumo di quella che in gergo viene chiamata “moneta energetica”, il termine scientifico è adenosin-trifosfato (ATP).
Quando il motoneurone (cellula nervosa del midollo spinale o dei centri motori della corteccia cerebrale, che controlla l’attività contrattile dei muscoli volontari) manda un impulso al muscolo, l’ATP viene utilizzato come fonte energetica immediata per la contrazione della fibra muscolare. L’esercizio però durerebbe solo pochi secondi, in quanto i depositi di ATP nei muscoli sono scarsi, ma la natura, in questo caso sotto forma di fisiologia umana, permette ai muscoli di produrre altro ATP attraverso il catabolismo (distruzione – trasformazione) dei carboidrati o dei grassi.
Sintetizzando i molti e complessi processi bio-chimici che avvengono per la produzione di ATP si può concludere dicendo che il metabolismo anaerobico porta, in proporzione e a parità di tempo, alla formazione di 2 molecole di ATP, contro le 38 di quello aerobico. Questo ovviamente è legato al maggior consumo di grasso corporeo, cosa molto importante dal punto di vista del benessere.
Oltretutto è possibile eseguire un’attività fisica moderata anche per lungo tempo (lavoro aerobico), mentre si è limitati ad un tempo brevissimo, solo pochi minuti, se l’attività è molto intensa (lavoro anaerobico).
Questo è per spiegare brevemente il perché si consiglia una moderata ma costante attività fisica.
E’ ovvio che i sistemi di allenamento varieranno in funzione dello scopo.....
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